COMUNICATO STAMPA N. 5 DEL 16 LUGLIO 2014
La Fecondazione in vitro in Italia si conferma per il terzo anno consecutivo come prima causa di morte certificata degli embrioni
Il Ministro della Salute, on. Beatrice Lorenzin, il 30 giugno ha presentato l’annuale relazione al Parlamento sullo stato di attuazione della legge contenente norme in materia di Procreazione Medicalmente Assistita (Legge 10 febbraio 2004, n. 40, articolo 15), ma – nonostante il considerevole aumento del numero delle pagine (33 in più rispetto a quella del 2013!) – alla fine della lettura dei dati e dei commenti in essa contenuti risorge spontanea la domanda: qual è il fine di questa relazione ? Ovvero la conoscenza di quello che accade nei centri di fecondazione in vitro serve ad aiutare i Parlamentari a rendere più rispettose della dignità e della vita umana di tutti i soggetti coinvolti (uomini e donne desiderosi di avere un figlio e gli embrioni prodotti per realizzare tale desiderio) – se è possibile – antiche tecniche di riproduzione animale che il progresso scientifico ritiene una conquista di civiltà da applicare all’uomo?
Leggendo la relazione appare subito chiaro che la stessa è stata stilata secondo logiche imprenditoriali, utilizzando – nonostante l’invito rivolto più volte a prendere in considerazione il costo in vite umane innocenti di queste tecniche – indici che fanno apparire queste tecniche molto più efficaci di quanto lo siano realmente. Nelle varie tabelle si continua a riportare la percentuale di gravidanze su cicli iniziati (19,70), la percentuale di gravidanze su trasferimenti effettuati (25,78%), ma non si trova alcuna correlazione percentuale tra numero di nati vivi e numero di ovociti fecondati (zigoti prodotti) e scongelati oppure tra numero di nati vivi e numero di embrioni trasferiti in utero!
Per tale motivo noi vogliamo – anche quest’anno – leggere la relazione con gli occhi del medico, che secondo l’insegnamento ippocratico dovrebbe essere sempre dalla parte della vita, e con gli occhi dei concepiti, che sono gli involontari protagonisti principali, o meglio le vittime prestabilite di queste tecniche.
Numero coppie trattate ( a fresco) (vedi tab. 1 pag. 4) | 46.481 |
Numero cicli trattati ( a fresco) (vedi tab. 1 pag. 4) | 55.495 |
Num. coppie trattate (con scongelamento di embrioni od ovociti) (tab. 3.48) | 7.967 |
Numero cicli trattati (con scongelamento di embrioni od ovociti) (tab. 3.48) | 8.702 |
Numero trasferimenti di embrioni (vedi fig. 3.14) | 49.054 |
Numero embrioni trasferiti (vedi tab. 3.77) | 105.324 |
Numero gravidanze (vedi tab. 1 pag. 4) | 12.646 |
Numero Nati Vivi (vedi tab. 1 pag. 4) | 9.818 |
Numero Parti (vedi tab. 1 pag. 4) | 8.127 |
Se leggiamo con gli occhi del Medico o mettendoci nei panni dei Concepiti i numeri della tabella sopra riportata, i cui dati sono presi in prevalenza dalla tabella I della relazione ministeriale, risulta evidente che solo 9.818 dei 105.324 embrioni trasferiti in utero ha avuto la possibilità di vedere la luce del sole, mentre 95.506 embrioni, cioè il 90,68% degli embrioni trasferiti in utero, è stato sacrificato consapevolmente e volontariamente per poter ottenere la nascita dei 9.818 fratellini sopravvissuti!
ANNO | 2007 | 2008 | 2009 | 2010 | 2011 | 2012 |
Numero coppie trattate | 36.465 | 40.574 | 43.972 | 50.090 | 53.305 | 54.458 |
Numero embrioni trasferiti | 77.001 | 85.113 | 93.880 | 103.526 | 99.251 | 105.324 |
Numero Nati Vivi | 6.800 | 7.855 | 8.452 | 10.036 | 9.657 | 9.818 |
Numero Parti | 5.437 | 6.245 | 6.777 | 8.163 | 8.002 | 8.127 |
N. embrioni trasferiti sacrificati | 70.201 | 77.258 | 85.428 | 95.596 | 96.945 | 95.506 |
N. totale Embrioni sacrificati | 79.082 | 109.818 | 121.750 | 141.652 | 154.381 | |
N. embrioni crioconservati | 763 | 7.377 | 16.280 | 18.798 | 18.957 | |
% coppie con figli in braccio | 13,13 | 15,39 | 15,41 | 16,29 | 14,94 | 14,92 |
Questo numero diventa ancora maggiore ove si tenga conto che gli ovociti a fresco fecondati (zigoti) sono stati 154.902 (tab. 3.44), cui bisogna aggiungere i 12.611 embrioni scongelati (tab. 3.50) ed i 5.825 embrioni formati dai 12.437 ovociti scongelati, dei quali 8.251 sono stati inseminati (tab. 3.52), che portano a 173.338 il numero dei concepiti prodotti ed a 154.381 il numero dei concepiti sacrificati – i cui diritti (anche quello alla vita?!?) l’articolo 1 comma 1 della legge 40 dichiara di assicurare – per far aver in braccio uno o più bambini a 8002 delle 54.458 coppie, che hanno fatto ricorso alla fecondazione in vitro nel 2012!
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