La Fecondazione extracorporea omologa nel 2020 offre risultati più negativi degli anni precedenti: la metà dei cicli iniziati, sospesi o interrotti dopo il prelievo ovocitario, 148 donne ricoverate per complicanze gravi

Comunicato stampa n.5 del 19 novembre 2022

ABSTRACT

La Relazione ministeriale al Parlamento sull’applicazione della legge n.40/2004 nel 2020, presentata il 18.10.2022, conferma ed accentua tutte le criticità che noi AIGOC abbiamo rilevato anche nelle Relazioni degli anni precedenti.

La sospensione dei cicli prima del prelievo ovocitario (10,2%) e dopo il prelievo ovocitario (11,4% per rischio OHSS e 14,4% per altre anomalie ovocitarie) fino ad avere una interruzione dei cicli dopo il prelievo ovocitario  del 44,1% ed il ricovero ospedaliero di 148  donne per serie complicazioni, pone seri interrogativi sul ricorso smisurato della iperstimolazione ovarica, specie nelle donne in età più avanzata per le quali si può valutare preventivamente la scarsa riserva ovarica con esami ormonali (AMH: ormone antimulleriano) ed ecografici. Non è neppure congruo un tale carico ormonale per le donne che vedono poi finire nella crioconservazione buona parte dei loro ovociti perché sovrannumerari rispetto a quelli trasferiti in utero.

Si evidenzia, come negli anni scorsi, il grande scarto tra il numero di embrioni prodotti da ovociti a fresco e scongelati (totale 137.064) rispetto al numero di embrioni dichiarati trasferibili (74.871 pari al 54,2%) e a quelli che sono stati effettivamente trasferiti in utero (31.051 pari al 41,47% degli embrioni trasferibili e al 22,65% degli embrioni prodotti).

Si conferma negli anni ormai, anche la scarsissima efficacia della PMA specie nella forma omologa, sia con ovociti a fresco che crioconservati, ma – sebbene in misura minore – anche nella forma eterologa con donazione di seme, nelle donne dopo i 40 anni di età, soprattutto dai 42 in su, quando la donna della coppia ricevente che viene stimolata per produrre gli ovociti da fecondare col seme donato.

Sempre più critico e drammatico è il crescente numero di embrioni crioconservati. Di fatto, dal 2005 al 2020 è stato posto nei freezer un numero di embrioni percentualmente sempre maggiore, rispetto a quelli trasferiti in utero (34,47% nella omologa nel 2020), a fronte di un numero di embrioni scongelati ben inferiore, tanto da portare il totale degli embrioni “ufficialmente” ancora crioconservati al numero di 140.683! Per la PMA eterologa, poi, non vengono mai riportati gli embrioni che residuano dopo scongelamento e di quelli prodotti non trasferiti in utero, per cui nel 2020 rimangono 20.587 embrioni di cui non si conosce il destino.

Tale situazione esige che il Parlamento ponga un limite alla produzione indiscriminata degli embrioni sovrannumerari che finiscono a -190°C e l’obbligo per la coppia che richiede la PMA – in sede di consenso informato – di impegnarsi a trasferire in utero – anche in più volte – tutti gli embrioni che accetta di crioconservare.

Dal 2004 al 2020 il 92,75% (1.852.492) degli embrioni prodotti sono stati sacrificati per far nascere 144.786 bambini (1 bambino nato vivo ogni 12,8 embrioni prodotti)!

Per quanto fin qui esposto ribadiamo che le tecniche di PMA non possono essere incluse tra le prestazioni LEA perché non sono terapia della sterilità/infertilità coniugale e perché oltre all’evidente svantaggio costo/benefici, producono la morte – ormai da oltre 13 anni documentata – della stragrande maggioranza degli embrioni prodotti e l’esposizione al gelo e a un destino indefinito di centinaia di migliaia di embrioni.

        L’inserimento nei LEA delle Adozioni Internazionali e Nazionali, mediante le quali le coppie non fertili possono con certezza realizzare il loro desiderio di avere figli, offrendo a tanti bambini poveri abbandonati dopo la nascita, la gioia di avere una famiglia che si prende cura di loro e li ama, è più razionale, più giustificabile dal punto di vista costi/benefici, più umano e rispettoso della dignità di ogni essere umano fin dal concepimento.

clicca qui per la versione completa di dati e tabelle

Facebook

Youtube

Instagram

logo_finito_AIGOC

A.I.G.O.C.

Associazione Italiana Ginecologi Ostetrici Cattolici

Informazioni

A.I.G.O.C.
Sede Legale: Corso Trieste, 42
00198 Roma (Italia)
C.F.: 97576700583

Facebook

Link rapidi

  • Home

  • Associazione

  • Media

  • Scuola Itinerante

  • Contatti

Contatti

  • segreteria@aigoc.it

Torna in alto