LA PERSONA UMANA
NELLA CULTURA CONTEMPORANEA
Roma, 16 novembre 2010
Policlinico Gemelli
Nel clima culturale della cosiddetta “terza cultura”,
molto ben definita da J. Brockman come la:
“…cultura dominata da scienziati e altri pensatori del
mondo empirico che, attraverso il proprio lavoro e i
propri scritti, stanno prendendo il posto degli intellettuali
tradizionali nel rendere visibili i più profondi
significati della nostra vita, ridefinendo chi e che cosa
noi siamo”, assistiamo continuamente a distorsioni e
manipolazioni sulla verità della persona umana.
Abbiamo sempre pensato che servire la verità fosse il
più alto ideale da attuare per chi opera nel campo
della scienza e della comunicazione. Come non ricordare il
“Medico” S.Giuseppe Moscati: “Ama la verità; mostrati
qual sei, e senza infingimenti e senza paure e
senza riguardi. E se la verità ti costa la persecuzione,
e tu accettala; e se il tormento, e tu sopportalo.
E se per la verità dovessi sacrificare te stesso e la tua
vita, e tu sii forte nel sacrificio”. Purtroppo sappiamo
anche che chi non ha “dimestichezza” con questa
“tensione interiore” a servire l’uomo e la sua dignità
non riesce a vedere la “grandezza” di questo servizio.
Il messaggio, quindi, non è solo quello di ammirare
le grandi conquiste della scienza ma di preoccuparsi
anche di “che cosa” persegue e “come” viene usata questa
scienza. È comprensibile l’enfatizzazione dei risultati
e dei successi, ma dobbiamo perseguire l’obiettivo di
aiutare tutti a riflettere per valutare i rischi e le derive
anti-uomo: rendere così i più consapevoli e liberi
nel capire la preziosità della verità della vita umana.
“La Verità vi farà liberi”: questo può avvenire solo se
si fa una rivisitazione epicritica e intellettualmente
onesta delle varie realtà culturali. La finalità dovrebbe
permettere a ciascuno di cogliere tutti gli aspetti di
discernimento possibili: le ambivalenze delle nuove
tecnologie, le metodologie rigorosamente scientifiche
spesso disattese, le finalità eugenistiche evidenti e
quelle mal celate, la frammentazione dell’etica.
Unico dev’essere l’obiettivo: la verità della persona umana.
Giuseppe Noia
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